Zapatos Rojos

In occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - alle ore 11 di martedì 25 novembre un gong ha segnato l’inizio di un flash mob ispirato all'installazione Zapatos Rojos dell'artista messicana Elina Chauvet.
Un corteo silenzioso ha sfilato lungo il corridoio e si è disposto lungo le due ali del corridoio. A un nuovo segnale, ragazzi e ragazze, professori e professoresse hanno posato a terra piccole scarpe-origami. Poi, si sono abbracciati e solo allora i percussionisti delle classi 3G e 3C hanno suonato e riempito di energia tutto l’atrio della scuola.
Il flash mob è il risultato ultimo di un progetto d'arte partecipativa che ha coinvolto tutti coloro che abitano e vivono la scuola con l';obiettivo di stimolare un desiderio concreto di cambiamento e costruire relazioni di genere paritarie, basate sul rispetto e sul dialogo.
Sono 112, infatti, le scarpette rosse create con l’arte giapponese di piegare la carta; 144 i ragazzi e le ragazze che si sono cimentati nell’impresa, 19 gli insegnanti, di cui 11 maschi, un collaboratore e una collaboratrice.
Ognuno è stato chiamato con un doppio compito: la realizzazione delle scarpette-origami, emblema delle vittime di femminicidio, e la loro deposizione a terra lungo il corridoio. Si tratta di atti che significano un’assunzione di responsabilità di tipo sociale, oltre che di tipo estetico: l’arte diventa azione, prova a incidere sulla realtà.
“Questo progetto di arte partecipata - dichiara Marcella Manco, la docente di arte e immagine che ha ideato e coordinato l’evento - costituisce uno spazio sicuro all’interno del quale riflettere e gettare i semi per sviluppare la capacità di costruire relazioni basate su parità, equità, rispetto e inclusività, nel rispetto e con la valorizzazione delle differenze”.
Zapatos Rojos si unisce alle numerose iniziative per il 25 novembre della città: la scelta di organizzarne una negli spazi comuni della Severi, ribadisce il bisogno di un’agorà nella scuola, un luogo dove sia possibile discutere questioni di ordine sociale, culturale e personale.
All’iniziativa ha aderito anche Pronto Donna Arezzo, presente al flash mob con le operatrici PiaIagrossi e Camilla Rosadi. Quella con il CAV, che è l'organismo che offre supporto pratico, legale e psicologico alle vittima di violenza, è un’alleanza necessaria: un'azione di prevenzione che dà un volto e un contatto con i servizi di emergenza e supporto.

Guarda il video del flashmob  >>>

Ultima revisione il 01-12-2025